Le difficolta' dell'ecoturismo... di lusso

 

 

Le difficolta' dell'ecoturismo... di lusso

Gli Stati Uniti stanno scoprendo l'ecoturismo di lusso. La notizia stupisce un pò, considerando il fatto che il governo americano non ha aderito al protocollo di Kyoto e quindi non è tenuto a rispettare i parametri stabiliti. Eppure, forse fiutando un nuovo business del futuro, molte strutture alberghiere si stanno attrezzando per proporre una vacanza all'insegna del lusso a cinque stelle in un contesto ecologico. In Costa Rica è partito il progetto per costruire un resort composto da 120 ville più un albergo da 270 camere in una regione ancora incontaminata. Per non "aggredire" l'ambiente in maniera troppo violenta, il villaggio verrà creato con materiali e strutture ad impatto zero e successivamente gestito seguendo un "eco-pensiero": rifiuti e acque riciclate, fonti di energia alternativa.

Il Papoose Creek Lodge di Cameron, nel Montana, si è impegnato a piantare dieci alberi per ogni pernottamento e lo fa applicando un sovrapprezzo al conto degli ospiti.

In Colorado, il Vail Resort, società che gestisce gli impianti di risalita, si vanta di impiegare solo energia eolica. Poco importa se nella regione non siano presenti mulini a vento, quello che conta è l'idea di "pensare verde".

Un altro buon esempio arriva dal Doubletree Hotel di Portland, con il finanziamento di alcuni progetti legati all'ambiente (uno per tutti, una perfetta sincronizzazione dei semafori per agevolare lo scorrimento del traffico). Senza contare che tutta la catena Doubletree, insieme a Marriott e Fairmont, ha applicato già da tempo delle regole per risparmiare energia. I clienti vengono sensibilizzati all'ambiente, chiedendo loro qualche piccolo sacrificio durante il soggiorno: meno cambi di lenzuola e asciugamani, acqua meno calda nella vasca della piscina.

C'è infine il King Pacific Lodge, un albergo situato nella costa pacifica della British Columbia, un complesso galleggiante raggiungibile con idrovolante dopo un primo scalo a Vancouver e un secondo in una cittadina della costa. Gli unici mezzi di trasporto utilizzabili durante il soggiorno sono gli elicotteri e i motoscafi, con grandi sprechi di carburante. Per questo motivo i gestori hanno iniziato a cambiare qualche abitudine: le verdure vengono surgelate per evitare i viaggi aerei quotidiani, ai motoscafi è stata ridotta la velocità e l'acqua delle docce è meno calda.

Bella iniziativa, certo, ma non trova tutti d'accordo. Chi paga profumatamente per vacanze così esclusive non sempre è disposto a rinunciare alle comodità e alle (cattive) abitudini.





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Argomenti: ecoturismo, turismo sostenibile, turismo responsabile, agriturismi, biohotel, ecovillaggi, vacanze sostenibili, impronta ecologica

 

 

 

 

 

 
 

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