Un logo per aiutarci a riconoscere i lubrificanti eco-compatibili

 

 

Un logo per aiutarci a riconoscere i lubrificanti eco-compatibili

Il petrolio, si sa, è in assoluto la fonte d'energia più utilizzata tanto che, sebbene sia anche la causa di molti danni per l'uomo e l'ambiente, viene tutt'ora percepita come "insostituibile".
Il suo uso é davvero sterminato: oltre che ai carburanti, l'oro nero serve anche come base per la plastica e tanti altri prodotti fra cui i lubrificanti largamente impiegati in molti campi e processi industriali.
Utilizzare e smaltire, però, gli oli e i lubrificanti in modo non corretto può essere una pericolosa fonte d'inquinamento.
Anche per questo motivo a partire dalla fine degli anni '80 è stato intrapreso un processo di sensibilizzazione e di regolamentazione (tanto a livello nazionale che internazionale) che hanno permesso molti passi in avanti dal punto di vista della loro produzione.
Da anni, infatti, sono presenti sul mercato prodotti a basso impatto ambientale con caratteristiche e resa addirittura migliori rispetto ai tradizionali lubrificanti di origine minerale.
Si tratta di oli, lubrificanti e fluidi idraulici di origine sintetica che rispettano le disposizioni delle recenti normative e che possono essere riconosciuti grazie al logo Ecolabel, marchio che certifica la qualità ambientale del prodotto così come definita dalla Decisione CE n. 2011/381 in particolare sui parametri entro i quali un lubrificante può essere considerato biodegradabile, direttiva che dà anche le indicazioni circa i test in base ai quali deve essere condotta la verifica.
In realtà i metodi, le prove o i test per verificare la biodegradabilità sono diversi; in ogni caso l'elemento rilevante di tutto questo processo normativo e che, inspiegabilmente, non riguarda ancora i lubrificanti per le automobili, è il controllo che grazie a queste disposizioni ora viene effettuato e che va ben oltre una generica garanzia fornita dal produttore stesso del lubrificante: ogni affermazione circa le caratteristiche di compatibilità ambientale, infatti, deve essere supportata da documentazione specifica seguendo indicazioni procedurali standard.
Scegliere un lubrificante eco-compatibile in un processo produttivo industriale è, dunque, una scelta consapevole che offre anche vantaggi concreti in fatto di durata (un lubrificante ecologico ha mediamente intervalli molto tra un cambio e l'altro superiori di almeno quattro volte rispetto ai prodotti tradizionali), di risparmio economico (conseguente alla maggiore durata) e di abbattimento anche della CO2.
Un dato quest'ultimo che alcune aziende, come ad esempio la Panolin con il programma Green Machine, mettono a disposizione dei loro clienti mediante programmi che quantificano in termini di chilogrammi il risparmio di anidride carbonica.
Perché se è vero che non possiamo smettere di produrre, è anche vero che dobbiamo (e possiamo già ora) farlo con processi che sappiano anche rispettare l'ambiente.





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Argomenti: lubrificanti eco-compatibili, Ecolabel, Panolin Green Machine

 

 

 

 

 

 
 

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