E se fra meno di 40 anni nei mari non ci fossero più pesci?

 

 

E se fra meno di 40 anni nei mari non ci fossero più pesci?

A lanciare il preoccupante allarme è il documentario The End of the Line (Al capolinea) realizzato due anni fa dal regista inglese Rupert Murray e che parla del reale rischio estinzione della fauna ittica, estinzione che sarebbe causata da uno scriteriato sistema di pesca oltre che da un consumo assolutamente non sostenibile.
Stando al documentario e ai ricercatori se l'uomo continuerà imperterrito a pescare in questo modo mancano meno di 40 anni al momento in cui dai mari spariranno definitivamente i pesci.
Per questo il film cerca di spigare quanto è importante operare da subito in maniera congiunta nel settore della pesca e del consumo dei prodotti ittici.
Il consumo sostenibile di pesce, infatti, è il primo grande passo per promuovere una sostenibilità nell'uso delle risorse ittiche non solo nei mari vicini al consumatore, ma anche per operare secondo un corretto approccio di salvaguardia mondiale, dato che globali sono la circolazione e il mercato del pesce.
Il film è distribuito in Italia nella collana Real Cinema edita da Feltrinelli, con la collaborazione dell'associazione internazionale Slow Food al prezzo di € 14,90 (dvd+libro 64 pagine) .





Galleria fotografica

 


 

Argomenti: ecologia, ambiente, sostenibilità, energie rinnovabili, risparmio energetico, edilizia sostenibile, fotovoltaico, biomasse, impronta ecologica

 

 

 

 

 

 
 

Impronta Ecologica è una testata giornalistica registrata al Tribunale di Parma (Reg. n. 14 del 27/10/2000)

Pubblicità su Impronta Ecologica  |  Comunicati Stampa  |  Redazione  |  Mappa del sito  |  Privacy e Cookie Policy  |  Dati Sociali

2000-2016©Impronta Ecologica

Licenza Creative Commons