Per vendere in Cina Avon, Estee Lauder, Mary Kay riprendono i test sugli animali

 

 

Per vendere in Cina Avon, Estee Lauder, Mary Kay riprendono i test sugli animali

La notizia è stata riportata da diversi media americani e, per quanto ci riguarda, evitiamo qualsiasi commento lasciando il nostro lettore libero di ogni sua personale interpretazione.
Stando a quanto pubblicato i giganti della cosmetica Avon, Mary Kay e Estee Lauder, per non lasciarsi sfuggire il fiorente mercato cinese (che stando a stime vale qualcosa come 15 miliardi di dollari ogni anno), hanno "tranquillamente" voltato le spalle a vent'anni di bando della sperimentazione sugli animali.
Il motivo è molto semplice: il governo cinese continua, infatti, a richiedere test cutanei e d'irritazione oculare prima che i prodotti possano essere commercializzati nel Paese.
Dal canto loro le tre aziende si difendono affermando che gli esperimenti sugli animali sono stati condotti sotto imposizione del governo cinese che, per legge, rende obbligatori questi test.
Negli Stati Uniti, Paese in cui le associazioni a tutela dei consumatori hanno davvero forza, il caso sta suscitando grande clamore in particolare perché, omettendo d'informare i propri clienti di questo cambiamento di posizione a riguardo della sperimentazione sugli animali, tutte e tre le aziende sono colpevoli d'indurre in errore i consumatori.
A questo proposito Kathy Guillermo, vice presidente della People for the Ethical Treatment for Animals (PETA, un'organizzazione non-profit a sostegno dei diritti animali) non fa tanti giri di parole: "Con questa scelta Avon, Estée Lauder, Mary Kay sono regrediti di una generazione".
Ad ogni modo, sembra che l'Institute for In Vitro Sciences (che tra l'altro ha tra i finanziatori proprio Avon, Mary Kay e PETA) stia cercando di costituire un consorzio internazionale per rappresentare le imprese cosmetiche nei Paesi in cui è richiesta la sperimentazione animale.
Lo scopo? Dimostrare la sicurezza e l'efficacia di metodi alternativi a questa assurda e barbarica pratica così come già avviene negli Stati Uniti e in Europa.





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Argomenti: sperimentazioni sugli animali, test cosmetici su animali, test cutanei cosmetici, test irritazione

 

 

 

 

 

 
 

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