Biocarburanti più performanti grazie al lavoro combinato di due batteri

 

 

Biocarburanti più performanti grazie al lavoro combinato di due batteri

Un team di ricercatori della University of Michigan, negli Stati Uniti, ha messo a punto un sistema di produzione di biocarburanti che, in termini di capacità energetica, risultano raggiungere ben l'82% di energia termica offerta dalla comune benzina.
Il segreto sta nel fatto che il processo avviene grazie a due distinti batteri.
Il primo denominato Trichoderma Reesei separa dalla massa vegetale gli zuccheri; il secondo, denominato Escherichia Coli, geneticamente e opportunamente modificato, riesce a convertire quegli zuccheri in Isobutanolo con una concentrazione che, tra l'altro, è fino ad ora la più alta fatta registrare da altri processi di produzione di biocarburanti da materiale vegetale.
In particolare si parla di 1,88 grammi di isobutanolo per ogni litro di fluido.
Ma forse la cosa più interessante è che i batteri lavorano su una massa vegetale che di fatto non è commestibile e che, dunque, potrebbe essere ottenuta dai processi di lavorazione alimentare.
"Siamo davvero entusiasti di questa tecnologia", afferma Jeremy Minty, uno dei ricercatori del team . "Solo qui negli Stati Uniti abbiamo il potenziale per produrre in un anno oltre un miliardo di tonnellate di biomassa utile al processo, abbastanza per ottenere una quantità di biocarburanti che possono sostituire il petrolio in una percentuale che si aggira attorno al 30%".





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Argomenti: biocarburanti performanti, maggiore efficienza biocarburanti, migliorare prestazioni biocarburanti

 

 

 

 

 

 
 

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