Alimentazione responsabile: i trucchi per tagliare gli sprechi di cibo che finiscono in spazzatura

 

 

Alimentazione responsabile: i trucchi per tagliare gli sprechi di cibo che finiscono in spazzatura

Secondo la Coldiretti circa il 30% del cibo acquistato dagli italiani finisce nella spazzatura, mentre potrebbe essere salvato dai trucchi della cucina antispreco che utilizza il cibo avanzato grazie ai segreti custoditi nei piatti della nonna: piatti semplici che recuperano con gusto il cibo non consumato nei giorni precedenti.

A essere buttati via sono soprattutto gli avanzi di frutta, verdura, pane, pasta, latticini e affettati. Secondo un'indagine di "Last Minute Market" dell'Università di Bologna, si stima che in Italia, a causa degli sprechi, viene perso cibo sufficiente a nutrire 44 milioni di persone per un valore di circa 37 miliardi di euro.

La Coldiretti sottolinea, inoltre che recuperare con un pò di fantasia i cibi rimasti sulle tavole non è solo un modo per risparmiare senza rinunciare a ingredienti naturali e di qualità, ma è anche la dimostrazione di un impegno concreto alla riduzione dello spreco delle risorse agro-alimentari. Tra l'altro, una minore produzione di rifiuti, il cui smaltimento rappresenta oggi uno dei principali problemi delle economie sviluppate, è un aiuto anche per l'ambiente.

"I piatti antispreco - affermano in Coldiretti - sono tanti, basta solo un pò di estro e si possono preparare delle ottime polpette recuperando della carne macinata avanzata semplicemente aggiungendo uova, pane duro e formaggio oppure la frittata di pasta per riutilizzare gli spaghetti del giorno prima e ancora la pizza rustica per consumare le verdure avanzate avvolgendole in una croccante sfoglia. Se avanza del pane, invece, si può optare per la più classica panzanella aggiungendo semplici ingredienti sempre presenti in ogni casa come pomodoro olio e sale per arrivare alla più tradizionale ribollita che utilizza cibi poveri come fagioli, cavoli, carote, zucchine, pomodori e bietole già cotte da unire al pane raffermo. Ma anche la frutta può essere facilmente recuperata se caramellata, cotta per diventare marmellata o semplicemente in macedonia. Polpette, frittate, pizze farcite, ratatouille e macedonia non sono però solo un'ottima soluzione per non gettare nella spazzatura gli avanzi ma aiutano anche a non far sparire tradizioni culinarie del passato secondo un'usanza molto diffusa che ha dato origine a piatti diventati simbolo della cultura enogastronomica del territorio come la ribollita toscana, i canederli trentini, la pinza veneta o al sud la frittata di pasta".





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